Press - 1993

La carica del Sol Levante

Il giorno - Il diario di Milano (Mercoledì, 12 maggio 1993)
Raffaella Procenzano 

Dal Giappone approdano a Milano fumetti, cartoni animati, videocassette e libri illustrati
I ragazzi preferiscono l’horror ai robot

Il Sol Levante a strisce approda a Milano: tutto, ma proprio tutto, su Goldrake, Lady Oscar, Lamù, I cavalieri dello zodiaco e molti altri cartoni animati giapponesi di successo. Fumetti in italiano e in lingua originale, videocassette, libri illustrati, fanzine con articoli di critica alle storie degli eroi più amati, abbonamenti a serie che, almeno per ora, escono solo in Giappone.
Gli appassionati milanesi dei “manga”, i fumetti made in Japan, possono soddisfare ogni curiosità e procurarsi le avventure degli eroi preferiti da Yamato shop, in via Lecco 2, il primo negozio italiano specializzato in cartoons del Sol Levante. “I clienti sono soprattutto giovani tra i 16 e i 35 anni - dice Emmanuele Orlando, commesso del negozio ed esperto di manga -. Spesso se ne intendono anche più di noi: comprano le riviste di critica giapponesi, scritte a ideogrammi, intuiscono cosa può piacere (magari facendosi tradurre qualche titolo) e ci chiedono di procurarlo”. Pertanto da Yamato shop si trovano sempre tutte le novità che hanno grande successo in Giappone con un ritardo molto piccolo.
Il negozio è gestito dalla Yamato srl, la società italiana che produce anche videocassette di cartoni animati giapponesi: “Acquistiamo i diritti in esclusiva, poi ci facciamo mandare i testi in inglese e doppiamo le storie in italiano”, spiega Maurizio Costa, della Yamato video. Un vero e proprio team di esperti visiona le avventure da introdurre sul mercato italiano, mantenendosi sempre in contatto con gli appassionati. Viene redatta anche una fanzine intitolata “Yamato” (costa 5mila lire), in cui si trattano temi legati ai cartoni animati nipponici.
“Vanno molto le storie del genere splatter - racconta Emmanuele indicando le videocassette di Devilman. C'è molta azione”. Il termine “splatter” si riferisce al rumore che fa il sangue quando schizza; sono storie fantascientifiche oppure horror, condite da un po' di violenza. Le avventure di robot invece non hanno altrettanto successo, se si esclude Goldrake, per molti diventato un vero e proprio cult. “C'è poca richiesta anche per le storie romantiche, che in Giappone vendono tantissimo - aggiunge il commesso -, forse perché i nostri clienti sono quasi tutti maschi. Le poche ragazze che comprano cercano soprattutto le avventure di vecchi eroi, conosciuti da bambine guardando la tv”.          |
I veri appassionati, però, arrivano a finezze incredibili; “Cercano quei manga in cui sono spiegati per filo e per segno i comandi dei vari robot, oppure le tecniche per disegnarli. Richiestissime sono anche le prime copie di opere tradotte in Giappone che contengono errori di italiano, perché è rarissimo che questo succeda”, fa notare Emmanuele.
Il boom dei manga in Italia si è avuto già quattro anni fa, ma è un fenomeno giovanile ancora poco conosciuto: “Questo perché da noi guardare i cartoni è considerata roba da bambini, - spiega ancora Emmanuele -. Molti dei nostri clienti non fanno troppo sapere in giro di essere amanti di questi fumetti”.